Rapporto dall'Uzbekistan 2023
Un viaggio organizzato al volo, compagnie aeree low cost. Palermo - Roma - Abu Dhabi - Samarcanda. Molto economico, molto. Samarkanda una grande città che mischia i fasti dell'impero da Gengis Khan a Tamerlano alla Russia zarista e sovietica. Grandi strade trafficate di auto che vanno a metano, venditori di seta e cachemire e bottiglie d'acqua. Quartieri poveri dietro il Registan, la piazza delle 3 Madrase. Un grande mercato moderno,Syob Bazar. La via della seta. Città di Alessandro Magno e di altri conquistatori. Marco Polo è venerato da tutti e raffigurato in tante pitture. Un coacervo di DNA mongolo e turco con una piccola percentuale russa. La Madrasa di Uluğ Bek, di Madrasa Sherdar e Tilla-Kari, Moschea di Bibi Khanum, Hoja-Nisbatdor e Hazrat-Hizr. Mausolei di Shah-i Zinda, Bibi-Khanym. Contrattazione per ogni acquisto anche nei supermercati, il riso pilaf con carne.
Treno veloce per Bukhara, fortificazioni imponenti, mura di contrafforti, la temperatura è già alta. Per secoli una delle più importanti città della Transoxiana islamica, sita a oriente del Khorasan. Bukhari, il massimo tradizionalista islamico diede il nome alla città. Durante l'invasione mongola, fu distrutta da Gengis Khan e cadde poi sotto l'influenza di Tamerlano. Più tardi divenne famosa come Khanato di Bukhara e in questo periodo vide svilupparsi considerevolmente la sua economia grazie ai ricchi traffici mercantili sulla via della seta e delle spezie. Importante centro religioso dell'Asia.Tra il 1261 e il 1264 vi vissero per tre anni Niccolò e Matteo Polo, prima di partire verso la corte di Kublai Khan.
Treno notturno per Khiva, capitale della Corasmia. Da secoli mercato di schiavi per il centro Asia fino al 1717 quando viene facilmente occupata dalle truppe zariste e depredata. In pochi anni si riprende il mercato florido degli schiavi fino al 1920 quando è inglobata nell'Uzbekistan poco dopo. Fortificazioni massicce, case e monumenti in mattoni crudi e maioliche blu con tanti simboli zoroastriani.
Deserto di Kyzylkum, tra Uzbekistan, Kazakistan a Nord e Turkmenistan a Sud. Caravanserragli e fortificazioni militari nel deserto rosso. Caldo, molto caldo. Per la maggior parte costituito da una piana coperta di dune sabbiose, nella parte settentrionale è delimitato dal fiume Syrdarja mentre a sudovest il confine è costituito dal fiume Amudarja oltre il quale si trova l'ancor più esteso deserto del Karakum. Popolato da varani, tartarughe azzannatrici e lupi. Ogni tanto un gruppetto di Yurte per lo più turistiche oggi.
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Infinito. L'universo di Luigi Ghirri
RAIPLAY > Art Night: Infinito. L'universo di Luigi Ghirri - St 2023Ep 2177 min
"Osservatorio Ballarò": seconda mostra Caffè del Kàssaro di Palermo
Marco Raneli e Paolo De Figueroa : Osservatorio Ballarò #2
Prosegue a Palermo il progetto "Osservatorio Ballarò": un gruppo di fotografi, operatori economici e sociali, psicologi e architetti che partendo dall'osservazione tracciano una linea scientifica di studio sul quartiere di Ballarò, crocevia di varie comunità e umanità.
Attori e promotori di una vitalità formata da diversi licei, scuole medie, sedi universitarie, chiese storiche e Biblioteca Comunale.
Al Caffé del Kàssaro di via Vittorio Emanuele 390, dal 29 maggio al 15 luglio, in mostra le foto di Paolo De Figueroa e Marco Raneli, a cura di Nino Pillitteri.
La mostra è visitabile a ingresso gratuito, dalle 8.00 alle 15.00, tutti i giorni tranne la domenica.
Fotografia Transfigurativa

1° CONCORSO FOTOGRAFICO PHOTONOIR
La libera aggregazione di studiosi, cultori, lettori accomunati dalla passione per le letterature, i testi e le pratiche dell’immaginario legate al genere Noir, denominata UrbiNoir, promuove e organizza presso l’Università degli Studi di Urbino il primo concorso fotografico dedicato alla fotografia Noir denominato PhotoNoir.
Le foto dovranno essere inoltrate via e-mail, rispettando il Regolamento, a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 30 giugno 2023.
[ https://urbinoir.uniurb.it/1-concorso-fotografico-photonoir/ ]
Osservatorio Ballarò: Zri Mario Conti e Nino Pillitteri 2023
Mostra fotografica: Osservatorio Ballarò con Zri Mario Conti e Nino Pillitteri
Caffé del Kàssaro, via Vittorio Emanuele 390, Palermo
giovedi 16 marzo - 30 aprile 2023
ingresso gratuito h 08.00 - 15.00 tranne domenica
Osservatorio Ballarò è un gruppo di fotografi, operatori economici e sociali, psicologi e architetti che partendo dall'osservazione tracciano una linea scientifica di studio sul quartiere di Ballarò, crocevia di varie comunità e umanità; attori e promotori di una vitalità formata da diversi Licei, Scuole medie, sedi universitarie, chiese storiche e Biblioteca Comunale.
Osservatorio Ballarò si propone di:
- Contribuire alla salvaguardia, al recupero e alla valorizzazione dei punti forza del quartiere
- denunciare le carenze e le debolezze sociali e strutturali del quartiere
- migliorare la qualità della vita della comunità stessa, attivando energie e risorse e promuovendo la cultura della solidarietà, del dono, e della responsabilità sociale.
Osservatorio Ballarò e un progetto a lungo termine permanente con il contributo di: Paolo Barbera, Nino Pillitteri, Fabio Artusi, Ornella Mazzola, Natale Ferla, Marco Raneli, Giovanni Cerami, Toti Clemente, Salvo Cristaudo, Paolo De Figueroa, Gregorio Bertolini, Patrizia Bognanni, Giusi Tarantino, Aldo Belvedere, Nino Giaramidaro, Lucio Ganci, Sebastiano Bellomo, Zri Mario Conti.
Premio Driving Energy 2023
[...] Il 15 febbraio a Roma si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del Premio Driving Energy 2023; una competizione gratuita aperta a tutti i fotografi in Italia. Si può partecipare con un lavoro fotografico inedito ed il tema di questa seconda edizione è l’Elogio dell’equilibrio.
Il concetto di equilibrio è tra i più fertili in termini creativi, tra i più ricchi di significati e accezioni e tra i più ironici, dialettici, paradossali. Equilibrio come positiva espressione di stabilità o come stasi infruttuosa; come pietra angolare delle nostre esistenze o mediazione continua tra gli opposti, o come infinita ricerca dinamica di stabilità. Equilibrio come immobilismo che irretisce e blocca il progresso […] equilibrio come virtù suprema della natura e della cultura, della fisiologia umana e animale, del pianeta Terra e del vivere associato.
Il reportage :: di Nicola Tanzini su Witness Journal
Nicola Tanzini (Pisa, 1964) è un imprenditore e fotografo da oltre trent’anni. La sua ricerca si ispira prevalentemente al movimento della fotografia umanista, ponendo al centro i comportamenti, le situazioni quotidiane appartenenti alla natura umana, in quello che l’autore definisce il proprio ambiente naturale: la strada. Ha fondato Street Diaries, un progetto itinerante e in costante evoluzione sulla fotografia di strada, che si alimenta grazie ai suoi numerosi viaggi compiuti intorno al mondo. Nel 2018 ha pubblicato Tokyo Tsukiji (ContrastoBooks), l’ultimo reportage fotografico sul mercato ittico più grande del mondo. L’inedita testimonianza visiva, riscuote notevole interesse da parte di pubblico e critica, divenendo una mostra itinerante esposta in diverse sedi istituzionali e manifestazioni di settore. Le sue opere fanno parte di alcune collezioni museali, tra cui si ricordano: il Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova e il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste. I Wanna Be An Influencer è il suo secondo libro (Skira, 2022).
Palermo, 27 gennaio 2023 - ARVIS pres. Spectrum 3^ vol. a cura Enzo G. Leanza e Pippo Pappalardo
Venerdì 27 gennaio 2023, Enzo Gabriele Leanza e Pippo Pappalardo hanno presentato il terzo volume della rivista Spectrum presso la Sede palermitana dell'ARVIS. All'illustrazione puntuale dei contenuti del 3^ volume di Spectrum (Bookzine di cultura fotografica) da Parte del Prof. Leanza è seguita una ampia dissertazione dell'Avv. Pappalardo che, prendendo spunto anche dai tanti argomenti contenuti nel nuovo numero della rivista, ha affrontato varie tematiche riguandanti la fotografia in generale e le attualità del contesto siciliano di riferimento. Chi vorrà dedicare circa un'ora di tempo ed è appassionato di fotografia avrà modo di cogliere le dinamiche e le correnti contemporanee che attraversano il settore. In questo quadro è stato posto in evidenza come Spectrum Bookzine costituisce una delle poche realtà editoriali meridionali che trattano temi culturali d'interesse, supportato dagli apporti gratuiti di appassionati che studiano e coltivano da tempo l'interesse per la fotografia; soggetti che generosamente collaborano nel confesionare un prodotto d'indubbia eccellenza. Il minimo che viene richiesto ai fruitori è il riconoscimento culturale dell'operazione, nonchè il supporto economico necessario al mantenimento dell'impresa, che ciascuno potrà assicurare attraverso l'acquisto delle copie editate e di futura stampa. A tale scopo il link per accedere al portale di acquisto è: https://www.das-spectrum.org/
di Toti Clemente
Joan Liftin (1935-2023) ci lascia la sua eredità
Con grande tristezza, annunciamo la scomparsa di Joan Liftin, leggendaria fotografa, redattrice di libri fotografici e insegnante per molti anni. Creatrice guidata dalla sua immaginazione e dal suo istinto, Joan ha vissuto e respirato la fotografia. Era circondata dai movimenti più genuini, onesti e altruisti dei fotografi a partire dal suo amorevole marito Charles Harbutt a Sylvia Plachy, Jeff Jacobson, Alex Webb e Bridgitte Grignet, tra gli altri. Joan sarà ricordata come un'artista che ha condiviso silenziosamente la sua vita attraverso immagini e libri fotografici unici e approfonditi, alcuni con il suo lavoro, molti modificando il lavoro di altri.7
Joan è autrice di tre libri fotografici Drive-Ins (2004), Marseille (2015) e Water For Tears (2018). È stata presidente del programma documentari presso il Centro internazionale di fotografia (dal 1988 al 2000) e direttrice della biblioteca Magnum Photos. Ha curato molti libri, tra cui Falkland Road di Mary Ellen Mark, Departures and Arrivals di Charles Harbutt, Paris di Magnum (con Inge Morath) e Inheritance and Dog Days di Andrea Stern. Nel 2017, il suo archivio è stato acquisito dal Center for Creative Photography di Tucson, in Arizona.
visita http://www.joanliftin.com/