Palazzo Gulì - No mafia memorial - Palermo
"SICILIAN BANDITS": MOSTRA FOTOGRAFICA SUL BANDITISMO IN SICILIA NEL SECONDO DOPOGUERRA
fino al 31 gennaio 2019
Palazzo Gulì a Palermo, sede del No Mafia Memorial, ospita una mostra fotografica sul banditismo in Sicilia nel secondo dopoguerra che ricostruisce il contesto sociale e politico, l’attività della banda Giuliano e la strage di Portella della Ginestra.
http://www.nomafiamemorial.org
Corso Vittorio Emanuele, x
90100 Palermo
Informazioni e Prenotazioni
+39 091 123456789
“La condizione umana”, una mostra per i 40 anni della Legge Basaglia
Iniziativa realizzata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Palermo, a cura di Helga Marsala.
PALAZZO AJUTAMICRISTO
Via Garibaldi 41, Palermo
fino al 31 marzo 2019
Pièce teatrale “Sette lettere”, ore 18.30 con gli attori della Compagnia Instabile
ARTISTI: Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Massimiliano Carboni & Claudia De Michelis, Bruno Caruso, Fare Ala, Carla Cerati, Luciano D’Alessandro, Christian Fogarolli, Stefano Graziani, Eva Koťátková, Uliano Lucas, Federico Lupo, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Enzo Umbaca, Franco Zecchin
WORKSHOP PASSIONI # Tony Gentile
scrizioni entro il 16 marzo per un workshop eccezionale dal 17/03 al 23/03 2019.
http://www.tonygentile.it/event/workshop-passioni/21/02/2019/?fbclid=IwAR31sumJJIQgjPq1xzpRLCIz8r8lfkljcU1RyGqvtAGijXbSqg40N2apv6w
La Passione per la fotografia, la Passione per la Sicilia, la Passione per il riti della Settimana Santa tutto sotto un unico tema PASSIONI. Un workshop dedicato a chi ama la fotografia, la Sicilia e le sue tradizioni popolari. Una totale immersione di 7 giorni, senza sosta, all’insegna della cultura e del paesaggio siciliano sotto la mia guida e supervisione. Visiteremo e fotograferemo i luoghi, noti e meno noti, della popolarissimea Settimana Santa siciliana, una delle più note al mondo. Marsala, Palermo, Trapani, Prizzi.
Per maggiori informazioni e costi contatti via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Santo Stefano di Camastra … in FOTO
Si parte di buon mattino per approntare l’ennesima mostra autofinanziata da entusiasti fotoamatori che approfittano di ogni opportunità offerta per proporsi con i frutti della loro passione.
La destinazione di questa volta è l’affascinante Palazzo Trabia di Santo Stefano di Camastra, sede di un bellissimo museo della ceramica che costituisce fiore all’occhiello della comunità locale.
Le foto pannellate sono pronte per l’essere esposte e il folto gruppo di autori intervenuto si muove alacremente per l’allocazione delle immagini.
Fra i partecipanti all’evento spiccano le foto di Melo Minnella e quelle di Nino Giaramidaro, che interverranno con altri fotoamatori dopo, gli altri siamo già tutti pronti in attesa che l’amico Filippo ci renda accessibili i luoghi destinati all’esposizione.
Si procede alacremente e senza intoppi, seguendo logiche estetiche che non apportino problematiche di visibilità ad alcuno.
Durante le operazioni si presenta l’imprevisto: uno dei presenti accusa l’infittirsi di dolori non meglio precisati all’addome; ma i lavori devono procedere e solo la visita occasionale di un medico amico induce il sofferente a recarsi urgentemente alla locale guardia medica per le verifiche del caso. La predisposizione della mostra viene intanto completata.
Gli accertamenti al malcapitato, che continua ad accusare il malessere, diagnosticano sospetti di vario genere che consigliano per maggiori approfondimenti al pronto soccorso più vicino: si va a Cefalù.
World Press Photo Exhibition 2018 ⋅ Palermo, Palazzo Bonocore
Ieri 14 settembre ha avuto inizio alle ore 18.00 a Palazzo Bonocore di Palermo il World Press Photo 2018. Già al secondo anno qui a Palermo si ospita nella cornice dello storico Palazzo di Piazza Pretoria questa Prestigiosa manifestazione. Assieme a me all'ingresso c'erano Fabio Artusi (Sicilyreporter), Toni Gentile (Reuters) e Tullio Puglia (Getty Images). E' sempre bello incontrare gli amici, pacche sulle spalle, sei qui a Palermo per il Papa? Vediamoci una sera. Arriva il Sindaco Orlando e saliamo al piano Nobile, sede della Mostra, assieme. Ognuno di noi si sofferma su un'immagine. Arriva Alessio Mamo, il fotografo siciliano vincitore della categoria immagine singola WPP 2018. Fra i giornalisti intervenuti arriva Andrea Di Napoli. Nasce una discussione con Tony e Alessio sulla foto vincitrice. Anche Juan Barreto ha fatto un servizio sul ragazzo che si da fuoco. Gli scatti sono quasi gli stessi del vincitore Ronaldo Schemidt. Come attribuiscono i premi al WPP? Arriva Burhan Ozbilici [Erzurum - Turchia orientale. Associated Press. Vincitore del WPP 2017 con il primo premio per la categoria Spot News e vincitore della World Press Photo of The Year per lo stesso anno] Il tono della manifestazione è simile a quello del 2017. Fotografie che raccontano storie, fatti e documentano Politica, Natura, Scienza, Disagio, Ecologia. Uno sguardo sui fatti del mondo che fa riflettere. Grazie a Federica Virga Ufficio Stampa anche quest'anno del WPP. Poi un concerto di Sax. I Saluti del Sindaco, di Burhan Ozbilici, e di Alessio Mamo. Un aperitivo e di nuovo fotografi, giornalisti, pacche sulle spalle e saluti. Insomma una bella festa per il fotogiornalismo. Ci si ritrova qui l'anno prossimo, spero.
FEMALES di Ornella Mazzola
FEMALES di Ornella Mazzola Dal 14. 09. 18 al 30. 09. 18
Cripta| Chiesa di S. Maria del Piliere Palermo| Piazzetta Angelini, 1 (Via Bara all'Olivella - di fronte Palazzo Branciforte)
Promossa dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani e curata da Pamela Bono, Females è un long term project su tutte le donne della famiglia dell’artista in Sicilia, una raccolta in progress di spaccati delle emozioni, degli istanti, delle passioni e degli amori della vita di ogni donna in ogni tempo.
Testo critico in sede: Maria Teresa Salvati Mostra a cura di Pamela Bono
orari esposizione| sab. e dom. dalle 10.00 alle 18.00
Galleria Studio: Paolo Morello
Ne avevo già sentito parlare ma non pensavo potesse essere interessante più di tanto.
Immaginavo che la Galleria fosse una delle tante iniziative autocelebrative che rivelano finalità scontate. Il ricevere per appuntamento poi.
Invece l'esperienza è stata un turbinio di piacevoli sorprese.
Intanto rivelava raggio di luce in una delle tante oasi che si nascondono nel panorama cittadino che custodisce con sapienza angoli di cultura, nello specifico fotografica, curata con professionalità e passione da un gallerista specializzato al passo col tempo.
L'illustrazione della mostra che andavamo a visitare è stata, pertanto, un’immersione nella storia della fotografia.
Ogni immagine proposta ha costituito spunto per agganci ad altri fotografi e non solo.
Per noi, la scoperta dei “neri” di Gianni Berengo Gardin accostata al trauma del dopoguerra che ancora legava il nero alle nefandezze del regime fascista e della repentina distruzione delle stesse immagini precedentemente stampate; la lettura dell’ideologia politica sottostante agli scatti fotografici di Fulvio Roiter; l'accostamento di Mario Giacomelli alle produzioni fotografiche e le sue tecniche di stampa "sottrattiva"; la creatività e varietà' delle foto di Enzo Sellerio, verista, impressionista, descrittivo; le immagini del paparazzo Tazio Secchiaroli, contrapposte ai suoi altrettanto splendidi ritratti realizzati negli anni sessanta; le tendenze emulative della fotografia pittorica/scultorica e i relativi utilizzi della luce; tante altre fotografie esposte e le relative anedottiche o complesse storie.
Insomma, in un pomeriggio, un piccolo e intriso trattato di fotografia.
Catturati dall’eleganza espositiva del padrone di casa, in compagnia poi di una fresca bottiglia di prosecco e accomodati in un accogliente salotto circondato da carte, volumi e una miriade di stampe fotografiche, si è continuato a dialogare su argomenti di fotografia. Racconti, storie, competizioni, contraddizioni, contapposizioni, connubi, positività, gelosie.
Riferimenti non potevano mancare su Letizia Battaglia, per parlare anche della casualità spesso connessa alla nascita di un fotografo professionista, della mancata opportunità in una prospettata e fattibile creazione di un organico museo della fotografia cittadino, dell’idea sottostante alla realizzazione del Centro Internazionale di Fotografia, delle sue prospettive future e della attuale gestione.
Risvolti dell’origine del Mibact del Ministro Franceschini, delegato nella gestione fattuale alla Bravetta, dei relativi retroscena e dei possibili futuri sviluppi dell’intero progetto ad oggi.
Più in generale, sono anche emersi pareri sulle visioni culturali delle amministrazioni pubbliche del territorio in merito alla gestione delle tante iniziative attuate e in corso, alle relative sponsorizzazioni e a tanto altro.
In tutto questo discutere, non rendendosi conto che il tempo era intanto volato.
Circa tre ore ad ascoltare e disquisire su argomenti di un notevole interesse che accomunavano coinvolgendo.
In conclusione un pomeriggio ben investito, che dimostra ancora una volta come essere prevenuto non paga, con tutti quanti soddisfatti nell'aver visto tante opere esposte, assaporandone a pieno contenuti, storia e suggestione.
Buona luce a tutti!
Palestra Popolare 2018
foto di Nino Pillitteri e Paolo Barbera
Un giorno dispari, la telefonata di Paolo Barbera. Andiamo dai ragazzi della Palestra Popolare? La lezione inizia alle 20.00. Una ventina di atleti sono già pronti, altri non sono venuti per il caos acqua di questi giorni in città. A riceverci è Giancarlo Bentivegna, pugile e istruttore. Pugili oltre i 18, uomini e donne, chi si allena dopo il lavoro, chi dopo lo studio universitario. Un bel gruppo e una bella atmosfera. Giancarlo richiama tutti per il riscaldamento e il fiato fuori in cortile. Poi dentro tra gli attrezzi ed un ring iniziano a provare schivate e risposte, guardia e mento basso. Molto didattico, Giancarlo spiega un paio di tecniche; si formano le coppie e si prova. Un gong segna il cambio di partner o di esercizio. Quindi i pesi e il sacco e il rito dei guantoni.
https://www.facebook.com/palestrapopolarepa/ via S. Basilio 17, Palermo
FOTOGRAFARE A PALERMO
Andare per i vicoli di Palermo è sempre interessante e talvolta girovagando senza una precisa meta si riescono a cogliere particolarità specifiche che caratterizzano il contesto popolare che vi abita.
La presenza sempre più accentuata di turisti degli ultimi tempi poi, ha abituato la gente a vedere una massa di curiosi sempre intenti a ricercare e a soffermarsi su tipicità che per i locali sono divenute nel tempo delle ordinarie normalità e, quindi, per noi fotoamatori impegnati nella continua ricerca volta ad immortalare aspetti particolari, è diventato più facile muoversi nei luoghi più popolari senza suscitare particolari diffidenze.
Comunque, per evitare problemi, in talune situazioni è opportuno farsi riconoscere o attivare iniziative che facilitino l’accettazione, a tal fine è bene parlare spesso in dialetto per informare gli indigeni che anche noi siamo dei locali.
Ieri, mentre giravo per un vicolo del centro storico “rimesso a nuovo” con un amico, anche lui appassionato di fotografia, ad un certo punto si sentì una voce femminile dire: “c’è unu ca avi tri uri chi fa fotografie, ma chi ci fotografa?”, lo diceva al marito che era con lei in strada, intento in una operazione di trasbordo di pacchi.
Al terzo piano privo di ascensore della palazzina sovrastante, infatti, c’era un ragazzo intento a manovrare con un montacarichi cui erano state agganciate molteplici sporte e sacchetti …… presumibilmente contenenti vettovaglie della spesa domenicale per il pranzo di mezzogiorno o altro.
Qualcosa, per il signore di basso che procedeva agli agganci, evidentemente non stava andando per il verso giusto per cui, rivolgendosi al ragazzo del terzo piano, è nata in lui spontanea la classica esclamazione palermitana: “curnutu tu e cu un tu rici puru”. Prontamente la moglie, quella che aveva fatto le considerazioni sul fotografo che ero io, si associò anche lei all’invito esclamando: “curnuto” rivolgendosi al presumibile giovane congiunto che manovrava al montacarichi.
Atteso che il tutto avveniva mentre noi eravamo ormai prossimi al luogo dell’operazione di trasbordo, è nata spontanea la mia associazione alla consuetudine locale. Quindi prontamente dissi anch’io “curnutu”, precisando che a questo punto non potevo esimermi dal partecipare.
L’ilarità generale tra tutti gli astanti, compresi i congiunti affacciati al balcone e l’addetto al montacarichi, aprì tutti i varchi e mi qualificò come “palermitano doc”, il che fece abbattere le precedenti diffidenze e ogni possibile residua barriera.
Ovviamente, quindi, aggiunsi se potevo fotografare l’azione, ottenendo piena autorizzazione a documentare la scena.
Questo è il vero folklore palermitano, l’ironia positiva che ci contraddistingue e basta assai poco per inserirsi pienamente nella solarità della nostra bella gente.
Buona luce a tutti.
© Essec
https://angolinodelfotoamatore.blogspot.com/2018/06/fotografare-palermo.html
click-magazine.it #51 luglio
ClickMagazine 1 h · ClickMagazine #issue.51 with:
DARIO LI GIOI ROBERTO SIRCHIA BRUNO CATTANI ANDRES MARCOLLA
NINO PILLITTERI GENZIANA PROJECT PIETRO COLLINI RAGUSA FOTO
Photo Cover by Dario Li Gioi On Line on the site www.click-magazine.it
Responsabile/fondatore Walter Falzolgher
Collaboratori Agata Petralia Cristina Usanza, Duccio Luglio, Pier Raffaele Platania, Salvo Bellistri, Tony Leone.