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PRESENTAZIONE LIBRO ENRICO GENOVESI

https://www.festivaldellafotografiaetica.it/enrico-genovesi-nomadelfia/?fbclid=IwAR1cv-dJqmUMo7wd6gR0dhEiOcWdWGFceFkH1LgiJW8xjPnxJLqrpBQF5iA

Enrico Genovesi presenta il suo libro “Nomadelfia” edito da Crowdbooks. Dialogano con lui Giovanna Calvenzi e Marco Brioni...
NOMADELFIA, Un’oasi di fraternità
Nomadelfia è stata fondata nel 1948 nell’ex campo di concentramento di Fossoli, in Emilia Romagna, da don Zeno Saltini con l’obiettivo di dare una famiglia ai bambini abbandonati. Dopo diverse vicissitudini il piccolo popolo che la compone si è stabilizzato vicino a Grosseto, vive in comunità, segue il Vangelo ed è dedito all’accoglienza.
Il suo nome deriva dai termini greci nomos e adelphia e significa: “Dove la fraternità è legge”.

Trieste Photo Days: al via la nona edizione tra mostre ed eventi

Dal 28 al 30 ottobre 2022 torna Trieste Photo Days, festival internazionale di fotografia urbana giunto alla nona edizione. Molti gli ospiti di quest’anno, a partire da Nino Migliori e Susan Meiselas, così come molti sono gli appuntamenti in programma, tra incontri, workshop e mostre (alcune delle quali proseguiranno anche a novembre).

https://ilfotografo.it/news/trieste-photo-days-al-via-la-nona-edizione-tra-mostre-ed-eventi/?fbclid=IwAR3dg99_50aC6ynxarzk1EI_ug3EBowCVjzj5mqNWZxF_ck3ynGKCLu4AAA 

Tra gli ospiti di questa edizione Tony Gentile, fotoreporter siciliano autore, oltre all’immagine eterna di Falcone e Borsellino, dei ritratti dei maggiori protagonisti politici degli ultimi trent’anni. Domenica 30 ottobre il fotografo presenta Sicilia 1992 Luce e memoria.

Ciao Stefano, uno di noi del gruppo photo.webzoom

282742219 10225736584137671 2197131912668194133 nStefano se n'è andato, stava male da tempo. Fotografo milanese che, alla metà degli anni ’80, si trasferisce a Levanzo, diviene pescatore e documenta la storia della tonnara di Favignana (TP). Un racconto fotografico in bianco e nero che, alternando campi lunghi e primi piani, recupera gli aspetti cruenti, magici e rituali della mattanza, tenendo viva la memoria di un mondo – quello dei tonnaroti – ai margini del mito, cancellato dall’economia e dall’agire umano. Il suo nome è legato al Théâtre du Soleil come uno dei suoi fondatori, una vita intrecciata tra Parigi e Palermo. 

https://www.fotografiaeuropea.it/off2015/mostre-online/stefano-fogato/

https://photo.webzoom.it/galleria-foto/stefano-fogato-danza-butho

https://photo.webzoom.it/galleria-foto/stefano-fogato-bn

Ucraina: è invasione. 24 feb 2022

kiev

da https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/02/23/ucraina-putin-annuncia-loperazione-militare-e-chiede-la-resa-delle-forze-di-kiev-nel-donbass_370ac469-172c-4c8d-ac7b-1bf08d3fa2af.html e altre fonti

Putin ha annunciato l'operazione militare in Ucraina, affermando di dover proteggere il Donbass. Le forze armate russe entrano oggi sul territorio ucraino da Sud, Odessa e dalla Transnistria, da sud est, Donbass e da Nord , Bielorussia. 

Il riconoscimento dell'indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk nel Donbass da parte di Vladimir Putin è un già vissuto. Già accaduto in Abkhazia e Ossezia, in Georgia, di fatto sotto l’influenza politica ed economica del Cremlino.
In Georgia, la guerra cominciò con una serie di incidenti nell'Ossezia del Sud, regione che agli inizi degli anni Novanta, insieme alla vicina Abkazia, si era autoproclamata indipendente da Tbilisi con il sostegno di Mosca (Carlo Bevilacqua).

Durante il periodo della fine del blocco socialista e dell'Unione Sovietica, Gorbaciov concordò più volte, purtroppo solo oralmente perché non sappiamo ancora se fosse ingenuo o traditore, che i Paesi che avevano fatto parte del Patto di Varsavia non sarebbero mai entrati nella Nato. Impegno, che come sanno tutti, non è stato mantenuto... Il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato un documento riservato del 6 marzo 1991 che rivela che il diplomatico tedesco Jürgen Chrobog, riassumendo l'esito dell'incontro 'Due più Quattro' con Usa-Francia-Gran Bretagna-Germania avvenuto a Bonn, scriveva: 'Abbiamo chiarito nei negoziati che non estenderemo la Nato oltre il fiume l’Elba'... Questa rivelazione, opera del politologo americano Joshua Shifrinson, smonta in modo categorico e inequivocabile la propaganda ell'Amministrazione Biden...". (Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, ad AffariItaliani.it).

"Il Presidente russo, Vladimir Putin parla come il nonno ubriaco che alle riunioni di famiglia annoia tutti con le sue storielle sul reale funzionamento della politica...".
(Aleksei Navalny, il principale oppositore di Vladimir Putin, attualmente detenuto nelle carceri di Mosca. Rainews24).

"Penso francamente che Putin abbia ragione su tutto il fronte. La sua Russia è oggi uno degli ultimi baluardi di resistenza all'imperialismo incontenibile della civiltà dell'hamburger. Quell'imperialismo che chiama diritti umanitari e missioni di pace il proprio vile imperialismo...". (Il filosofo Diego Fusaro ad AffariItaliani.it)

"La Russia non sta invadendo l'Ucraina. Poi, per carità, tutto può accadere ma credo che Putin (e non solo) tutto voglia fuorché una guerra... Ieri la Russia, in una fase di stallo dei negoziati, si è limitata a formalizzare l'esistenza (dunque riconoscere) di due repubbliche separatiste e russofone...". (L'analisi di Alessandro Di Battista su Facebook).

Dopo gli aumenti dei prezzi di grano dello scorso anno, quelli vertiginosi dei costi di gas e energia, le tensioni nell'Est Europa rischiano di provocare problemi all'industria della pasta. Molini e pastifici verso lo stop anche per lo sciopero degli autotrasportatori (Vincenzo Divella)

 

Fotografia semplice e creativa e una Legge sbagliata

 

Presso il tribunale di Roma, ha avuto inizio alla sezione XVII la causa civile di I grado iscritta al n. 75066 R.G.A.C. 2017, udienza del 07/03/2019 che Tony Gentile ha intentato contro la RAI per l'utilizzo non autorizzato e non retribuito di una sua fotografia, quella che rappresenta Giovanni Falcone e Paolo Borsellino scattata il 27 marzo del 1992.

Il Tribunale di Roma, Corte di Appello, con ultima sentenza del 19 Novembre 2021 dovendo decidere del grado di autorialità presente nella fotografia di Tony Gentile, non ha creduto di ravvisare in essa alcuna originalità di creazione pertanto, trattandosi di una semplice fotografia e non di un’opera dell’ingegno, in base alla legge italiana denominata Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio (ossia legge n. 633/41) i diritti di sfruttamento economico da parte del suo autore si ritengono scaduti da tempo.

A quale grado di elaborazione ed espressione personale deve giungere una fotografia affinché la si possa ritenere opera dell’ingegno? Secondo la sentenza del Tribunale di Roma non vi sarebbe alcun lavoro di creazione intellettuale nel tentare di captare da una situazione di fatto un’immagine che possa trasmettere al lettore di un quotidiano come il Giornale di Sicilia informazioni non altrimenti deducibili. Nessun intento di organizzazione spaziale degli elementi visivi vi sarebbe nello spostarsi da una posizione a un’altra per dare ordine formale a soggetti non sottoposti a controllo esterno, nel farlo nei pochi secondi a disposizione, coordinando corpo e mente. In base alle argomentazioni della sentenza, perché una fotografia possa essere considerata opera dell’ingegno occorre che se ne possano valutare caratteristiche che sembrano appartenere tutte o quasi all’ambito della fotografia d’arte o della fotografia applicata. Il reportage sembra pregiudizialmente rientrare nella disciplina che regola le cosiddette semplici fotografie.

leggere anche

https://www.nocsensei.com/professione/federicomontaldo/fotografia-semplice-e-creativa-e-giunto-il-momento-di-cambiare-la-legge/?fbclid=IwAR04LRdoZlZ3w9g_aOwb6iVgNXtEefalVu51BVH5c6_w3cmFOc03xRQqL8M

https://itaccuinidiperec.it/in-trincea/tony-gentile/

 

Queer Divine di Carlo Bevilacqua

Diverse culture in tutto il mondo riconoscono diversi generi sessuali e la presenza di società poligender possono essere ricondotte all’antichità̀ in quasi tutti i continenti.
(Carlo Bevilacqua)

Queer Divine è il titolo di un progetto fotografico in progress di Carlo Bevilacqua, sviluppato e realizzato in diversi paesi del mondo. E la composizione di questo stesso titolo ci introduce l’oggetto di ricerca del suo fotografo. La parola Queer ha iniziato a diffondersi in Europa nell’Ottocento, ed ha sempre cercato di catalogare l’omosessuale come una figura bizzarra e dalla facile discriminazione. Oggi, invece, quella stessa parola è utilizzata dalle persone per non definirsi parte di una categoria specifica e per riconvertire un termine da sempre dispregiativo (annullandone così l’effetto).

Dall’altra parte, Il termine Divine è chiaramente associato ad una dimensione non materiale, ultraterrena e spirituale. L’unione di queste due parole spiega l’intento del progetto di Bevilacqua: scoprire e comprendere qual è il legame (qualora esistesse) tra la fluidità di genere e il divino, nelle varie culture del mondo. È stato quindi interessante scoprire che quello della fluidità di genere è un concetto presente già nella maggior parte delle mitologie delle antiche organizzazioni sociali di ogni continente. Ciò è anche dimostrato da alcune culture che, ancora oggi, non hanno una concezione esclusivamente binaria dell’identità di genere e che non prevedono l’utilizzo di termini come gay o transgender, di natura occidentale. [ ... ] Vai all'Articolo

Francesco Cito

Francesco Cito, è nato a Napoli il 5 maggio 1949. Interrotti gli studi si trasferisce a Londra nel 1972 per dedicarsi alla fotografia. L' inizio in campo fotografico 1975, avviene con l' assunzione da parte di un settimanale di musica pop-rock (Radio Guide mag.). Gira l' Inghilterra, fotografando concerti e personaggi della musica leggera. In seguito, divenuto fotografo free-lance, inizia a collaborare con The Sunday Times mag., che gli dedica la prima copertina per il reportage "La Mattanza". Successivamente collabora anche con L'Observer mag.

IMG 20190920 WA0002Nel 1980, è uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l'Afghanistan occupato con l'invasione dell'Armata Rossa, e al seguito di vari gruppi di guerriglieri che combattevano i sovietici, percorre 1200 KM a piedi. Sue le foto dei primi soldati della Stella Rossa caduti in imboscate.

Nel 1982 - 83, realizza a Napoli un reportage sulla camorra, pubblicato dalle maggiori testate giornalistiche, nazionali ed estere. Sempre a Napoli nel 1978 per The Sunday Times mag. aveva realizzato, un reportage sul contrabbando di sigarette dallo interno dell'organizzazione contrabbandiera. Nel 1983 è inviato sul fronte Libanese da Epoca, e segue il conflitto in atto fra le fazioni palestinesi; i pro siriani del leader Abu Mussa, e Yasser Arafat e i suoi sostenitori. E' l'unico foto-giornalista a documentare la caduta di Beddawi (campo profughi), ultima roccaforte di Arafat in Libano. Seguirà le vari fasi della guerra civile libanese, fino al 1989.

Nel 1984 si dedica alle condizioni del popolo palestinese all'interno dei territori occupati della West Bank (Cisgiordania) e la Striscia di Gaza. Seguirà tutte le fasi della prima "Intifada" 1987 - 1993 e la seconda 2000 - 2005. Resta ferito tre volte durante gli scontri. Nel 1994 realizza per il tedesco Stern mag. un reportage sui coloni israeliani oltranzisti. Nell'aprile 2002, è tra i pochi ad entrare nel campo profughi di Jenin, sotto coprifuoco durante l'assedio israeliano,alle città palestinesi.
Nel 1989 è inviato in Afghanistan dal Venerdì di Repubblica e ancora clandestinamente a seguito dei "Mujahiddin" per raccontare la ritirata sovietica. Tornerà in quelle aree di nuovo nel 1998 inviato dal settimanale Panorama, con l'intento di incontrare Osama Bin Laden. Intento non andato a buon fine a causa l'inizio dei bombardamenti americani.

Nel 1990, è in Arabia Saudita nella prima "Gulf War" con il primo contingente di Marines americani dopo l'invasione irachena del Kuwait. Seguirà tutto il processo dell'operazione "Desert Storm" e la liberazione del Kuwait 27 - 28 febbraio 1991. Nei suoi viaggi attraverso il Medio Oriente, in più occasioni ha focalizzato il suo interesse a raccontare i vari aspetti dell'Islam dal Pakistan al Marocco, Negli anni 90 segue le varie fasi dei conflitti balcanici.

Nel 2000 realizza un reportage sul " Codice Kanun ", l'antica legge della vendetta di origini medievali nella società albanese
In Italia si occupa spesso di casi di mafia, ma anche di eventi come il Palio di Siena che gli varrà il primo premio al World Press Photo 1996 ed altri rilevanti aspetti della società contemporanea. Dal 1997 l' obiettivo è anche puntato sulla Sardegna fuori dagli itinerari turistici, tra il sociale e le tradizioni, lavoro già in parte racchiuso in in foto-libro.

Nel 2007 è invitato dal Governatorato di Sakhalin (Russia), l'isola ex colonia penale raccontata da Checov, per un lavoro fotografico, sul territorio, illustrando la vita e le attività produttive, a seguito della scoperta di ingenti giacimenti petroliferi. Lavoro divenuto una mostra e un foto libro editato in Russia.
Nel 2012 la prestigiosa casa di gioiellieri parigini "Van Cleef & Arpels" gli commissiona la realizzazione di un lavoro fotografico, in cui descrivere l'operosità attraverso le mani dei loro artigiani, nel confezionare i gioielli più esclusivi del mondo. 50 immagini raccolte in un volume stampato in nove lingue.

1995 il World Press Photo gli conferisce il terzo premio Day in the Life per il "Neapolitan Wedding story "
1996 il World Press Photo gli conferisce il primo premio per il Palio di Siena.
1997 l'Istituto Abruzzese per la storia d'Italia contemporanea, gli conferisce il premio "Città di Atri" per l'impegno del suo lavoro sulla Palestina.
2001 il Leica Oskar Barnak Award lo segnala con una Menzione d'Onore per il reportage "Sardegna"
2004 riceve il premio Città di Trieste per il Reportage. I° edizione
2005 riceve il premio: La fibula d'oro, a Castelnuovo Garfagnana (LU)
2005 riceve il premio " Werner Bischof " Il flauto d'argento ad Avellino
2006 l'associazioni FIAF lo insigna del titolo "Maestro della fotografia italiana
2006 vince il premio Bariphotocamera
2007 riceve il premio Benevento
2009 vince il premio San Pietroburgo (Russia)
2009 insignito del premio Antonio Russo per il reportage di guerra, (Pescara)
2013 vince il primo premio Canon - Mondadori

Ha collaborato e pubblicato sulle maggiori riviste nazionali e straniere:
Bunte / Epoca / l'Europeo / Figaro mag / Frankfurter Allgemeine mag / Illustrazione Italiana / Il Venerdì di Repubblica / The Indipendent / Io Donna / Il Sole 24 Ore mag / L'Express / Life / The Observer mag / Panorama / Paris Match / Sette-Corriere della Sera / Smithsonian mag / Stern / Sunday Times / Traveler / Zeit mag

https://www.francescocito.it/

Luisa Vazquez e, in una sera, il racconto di sei anni a Palermo


di Salvatore Clemente [  https://www.economiaefinanzaverde.it/ ]
Nel mutevole scenario palermitano comparve un giorno, da turista occasionale, Luisa Vazquez. S’innamorò subito di questa complicata città cosmopolita; Gioacchino fu in verità l’occasione che generò i presupposti della conoscenza, a seguito di uno scambio incrociato di abitazioni fra Palermo e Madrid. Poi il fascino della composita Palermo fece il resto.
La mia conoscenza di Luisa avvenne tramite l’Imago della signora La Bua. Quando Vincenzo, nel corso di una riunione di soci, propose una visita a una mostra di Street photography, composta da belle foto ambientate nelle vie di Madrid. Una gran bella mostra d’immagini tutte in bianco e nero, intitolata “La Calle”, che per Palermo costituiva allora quasi una novità di genere. Nell’occasione feci conoscenza con l’autrice e in breve si innescò una frequentazione costante presso l’Imago.
Luisa non perdeva mai le nostre serate settimanali, anche perché – e lo scoprimmo quasi subito – era particolarmente attratta anche dalla pasticceria palermitana. A pochi metri dalla sede dell’Imago – in borgata San Lorenzo/Cardillo – il bar Gardenia eccelle infatti nella produzione dolciaria e in particolare della “Sfingia di San Giuseppe”. È una prelibatezza di pastella fritta nella sugna, ripiena e ricoperta di delicatissima ricotta, mista a pezzetti di cioccolato e frutta candita. Il tutto attraversato da una scorza d’arancia come nei cannoli: una goduria assoluta che per Luisa era meglio di qualunque altra cosa.
Come carattere, Luisa accompagna all’affabilità un’indole testarda e intransigente, come usiamo dire dalle nostre parti quando parliamo dei calabresi.
Ha sempre gestito con intelligenza la sua apparente irremovibilità e spesso, rimuginando su decisioni istintive, è in grado di tornarci sopra, per addivenire a un giusto compromesso.
Acuta nelle osservazioni, ha spesso palesato i punti di vista differenti dal comune sentire, senza farsi condizionare da pregiudizi e proponendosi per progetti sempre nuovi.
I giudizi su chi gli sta attorno sono sempre azzeccati e bastano pochi incontri e qualche frequentazione per acquisire una scheda dar far invidia a uno psicologo. Pur rimanendo sempre riservata nei suoi giudizi, se in confidenza esprime un’opinione su qualcuno, è una fotografia perfetta, nei chiaro scuri e pure nei dettagli.
Luisa conserva certamente nei suoi ricordi l’automobile con la quale l’amico Greg, la accompagna all’aeroporto, nelle periodiche partenze per Madrid.
Ogni volta, armeggiando su sedili e ribaltando sponde – per posizionare meglio gli attrezzi del mestiere – Greg riesce sempre a creare gli spazi per il complicato trasbordo.
Un’esperienza particolare di Luisa a Palermo è il suo reportage realizzato sullo “Scaro”.
Per una serie di mattine, alzandosi all’alba, ebbe a introdursi con la sua macchina fotografica all’interno del mercato ortofrutticolo, per raccogliere istantanee dei momenti del mercato e degli ambienti di quel bazar.

https://luisavazquez.es/

https://www.economiaefinanzaverde.it/2021/10/21/luisa-vazquez-e-in-una-sera-il-racconto-di-sei-anni-a-palermo/?fbclid=IwAR1dQy0wTR4Ni2dIIJb0WbBeLj6cXYI7caii90y_LKDEaRPw3T4PvHroHOY

https://www.balarm.it/eventi/la-ciudad-desnuda-alla-galleria-arvis-la-mostra-fotografica-di-luisa-vazquez-117944

http://www.fiaf.net/regioni/sicilia/?p=2230

https://photo.webzoom.it/galleria-foto/luisa-vazquez-travels 

Leggi tutto: Luisa Vazquez e, in una sera, il racconto di sei anni a Palermo

Bruce Gilden

Copyright © 2021 Bruce Gilden. All rights reserved.

Bruce Gilden è un fotografo di strada americano. È noto soprattutto per le sue candide foto ravvicinate di persone per le strade di New York City, usando un flash gun. Ha pubblicato vari libri delle sue opere, ha ricevuto l'European Publishers Award for Photography ed è un Guggenheim Fellow.

Un iconico fotografo di strada con uno stile unico, Bruce Gilden è nato a Brooklyn, New York nel 1946. Ha frequentato per la prima volta la Penn State University ma ha trovato i suoi corsi di sociologia troppo noiosi per il suo temperamento e ha lasciato il college. Gilden ha brevemente accarezzato l'idea di fare l'attore, ma nel 1967 ha deciso di acquistare una macchina fotografica e di diventare un fotografo. Nonostante abbia frequentato alcuni corsi serali alla School of Visual Arts di New York, Bruce Gilden è da considerarsi sostanzialmente un fotografo autodidatta.

Fin da bambino è sempre stato affascinato dalla vita di strada e dal movimento complicato e affascinante che comporta, ed è stata questa la scintilla che ha ispirato i suoi primi progetti personali a lungo termine, fotografando a Coney Island e poi durante il Mardi Gras a New Orleans .

Negli anni ha prodotto progetti fotografici lunghi e dettagliati a New York, Haiti, Francia, Irlanda, India, Russia, Giappone, Inghilterra e ora in America.

Dagli anni settanta le sue opere sono state esposte in musei e gallerie d'arte di tutto il mondo e fanno parte di numerose collezioni.

Lo stile fotografico di Bruce Gilden è definito dall'accento dinamico delle sue immagini, dalle sue particolari qualità grafiche e dal suo modo originale e diretto di fotografare i volti dei passanti con un flash. Le potenti immagini di Gilden in bianco e nero e ora a colori hanno portato il fotografo Magnum alla fama mondiale.

Gilden ha ricevuto numerosi premi e borse di studio per il suo lavoro, tra cui borse di studio del National Endowments for the Arts (1980, 1984 e 1992), borsa di studio francese “Villa Medicis Hors les Murs” (1995), borse di studio dalla New York State Foundation for the Arts ( 1979, 1992 e 2000), una borsa di studio della Japan Foundation Artist (1999) e nel 2013 una borsa di studio della Fondazione Guggenheim.

Bruce Gilden ha pubblicato 23 monografie del suo lavoro, tra cui: Facing New York, 1992; Blu, 1994; Haiti, 1996 (Premio degli editori europei per la fotografia); Dopo il via, 1999; Vai, 2000; Isola di Coney, 2002; Una bella catastrofe, 2004; pignoramenti, 2013; A complete Examination of Middlesex, 2014. Nel 2015, Gilden ha pubblicato Face, and Hey Mister Throw Me Some Beads! Un Nouveau Regard Sur la Mobilité Urbaine con la commissione che ha fatto per il sistema di trasporto francese RATP è stato rilasciato nell'aprile 2016. Only God Can Judge Me 2018, Lost And Found 2019, Palermo Gilden 2020, Cherry Blossom 2021.

Bruce Gilden è entrato in Magnum Photos nel 1998. Vive a Beacon, New York.

https://www.brucegilden.com/

https://www.magnumphotos.com/?s=Bruce+Gilden

#photographslivesmatter: Franco Lannino - Studio Camera

 
di Franco Lannino
Volevo dire una cosa ai nostri legislatori a proposito di diritti d'autore delle fotografie di cronaca: la vedete questa foto? L'ho fatta io il 19 luglio del 1992 alle 17,25 circa. Questo scatto si può dire che ha cambiato il corso della storia. Il "Borsellino quater" è scaturito da questa foto. E Siccome questo scatto l'ho preso io con la mia Nikon, i diritti sono miei.
Nei secoli dei secoli. Senza tanti cazzi. Ecco, ora potete legiferare, buffoni!
#photographslivesmatter

Fotografia e diritto d'autore, le foto del flash mob a Palermo

da https://palermo.gds.it/foto/cronaca/2020/07/20/fotografia-e-diritto-dautore-le-foto-del-flash-mob-a-palermo-f560416b-4d98-4618-a17b-c0c73a6407b3//1/?fbclid=IwAR3_hKwA_xnafr2WISws3eywY_x6GBc5AXrarmI2TyG7-SgBcXLnnC-3OGk

 

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